Roseparole

Sabato 27 novembre alle 18:00 presentazione raccolta di poesia di Angela Villani, Schena editore. Partecipa Giovanni Spagnolo. Reading poetico dell'attrice Sonia Grandis.

Angela Villani, nata a Foggia, laureatasi in Lettere all’Università degli Studi di Bari nel 1986, vive e lavora in Brianza dove insegna Italiano e Latino presso il Liceo Banfi di Vimercate. Ha vissuto la sua infanzia e giovinezza a Bologna, città a cui deve la sua formazione e dove ha frequentato il liceo classico L. Galvani.
Interessata a tematiche legate al mondo femminile, si occupa di didattica di letteratura italiana e latina.
Sono stati pubblicati tre libri, scritti assieme a Franca Longo, “Saffo & Merini. Quando le Muse parlano” ed. Asterios, collana Le Belle Lettere, Trieste, 2013, “Sulle orme di Orazio Viaggio reale e fantastico ” ed. Schena, Fasano (Br), 2015 e “ Donne migranti si raccontano” ed. Schena, Fasano (Br), 2016. Ha pubblicato due romanzi. “Fiore” ed.Schena, Fasano 2017, “Dammi mille baci e poi cento” ed. Schena, Fasano (Br), 2018.

L’ultima sua pubblicazione è “Roseparole Divagazioni letterarie” – Schena editore – Fasano (Br), 2021 Giovanni Spagnolo Poeta e scrittore, ha sempre affiancato l’insegnamento di materie letterarie nei licei di Lecco con l’attività pubblicistica ed editoriale.
L’opera si sviluppa secondo due direttrici: la prima presenta degli excursus letterari, che si intrecciano con spunti e riferimenti a esperienze di vita vissuta, la seconda, invece, riflette una storia familiare, quella della mia famiglia. Si tratta di un omaggio agli insegnamenti dei miei genitori e alla loro storia d’amore.
“Roseparole” è un colloquio con le pagine dei grandi, ma anche con gli affetti più importanti, i miei genitori, non più vivi ma viventi. La scrittura diviene un prezioso strumento di introspezione, capace di captare i miei stati d’animo in un flusso di coscienza-immagini, fatti della vita, affetti e gesti primari fondativi. Le “Divagazioni letterarie” non casualmente si concludono con un capitolo, intitolato “Il canto delle Sirene”. Simbolo della fascinazione della parola, che il tempo non potrà mai cancellare, questi femminili demoni marini dialogano tra loro sull’enigma dell’umano destino a dimostrazione di quanto la parola poetica abbia un ruolo primario. Quest’ultima, infatti, non solo consola, ma fa sì che possa rimanere traccia delle nostre esistenze nel farci avvertire meno il senso della precarietà della vita.

Partecipa Giovanni Spagnolo. Reading poetico dell'attrice Sonia Grandis.
A cura di Ave Comin.

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